21 settembre 2009

I farmaci nelle parafarmacie costano meno che nelle farmacie

Con la liberalizzazione della vendita dei farmaci da banco si è visto il continuo aumento di parafarmacie e corner che si trovano all'interno della granda distribuzione organizzata (G.D.O.).
Da una recente indagine presentata a Roma dalla Federconsumatori si è potuto notare che proprio nelle parafarmacie il calo dei prezzi arriva all'8,3% rispetto alle farmacie.

L'indagine ha monitorato e confrontato il prezzo di 24 farmaci da banco di largo consumo in 130 punti vendita di 11 capoluoghi di regione o provincia, in dettaglio: 47 farmacie private, 46 parafarmacie, 18 farmacie comunali, 19 corner della salute della G.D.O.  Sono stati presi  in considerazione i farmaci che, tramite fonti del Ministero della Salute, sono i più usati dai cittadini italiani.

La spesa media per questi medicinali nelle farmacie è di 164,8 euro, mentre la spesa che si registra nelle parafarmacie è circa 12 euro in meno, cioè con un costo di 152,06 euro. A costare di più sono invece le farmacie comunali, dove gli stessi farmaci costano addirittura 166,96 euro. Il risparmio maggiore, però, si ha nei corner della G.D.O. dove si ha una spesa media di circa 146,18 euro, il 14,2% in meno delle farmacie comunali.


La federconsumatori, però non intende fermarsi qui, infatti chiede che la liberalizzazione dei farmaci sia estesa anche ai farmaci di fascia C, cioè quei farmaci con obbligo di prescrizione, ma che non sono rimborsati dal Sistema Sanitario Nazionale.
Secondo l'associazione dei consumatori se anche questi medicinali fossero liberalizzati e venduti nei corner della G.D.O. e nelle parafarmacie le famiglie italiane avrebbero un risparmio annuo di circa 1200 euro, il che non sarebbe poco.

Federconsumatori, infine, ha reso noto che la prossima indagine che effettuerà sarà sui farmaci equivalenti che, purtroppo in Italia non riscuotono ancora tanto successo. Secondo l’Associazione dei consumatori l’uso dei farmaci equivalenti su larga scala permetterebbe di risparmiare circa il 30% rispetto al costo dei farmaci di “marca”, pari ad oltre 400 milioni di euro all’anno.

3 commenti:

giochi slot machine ha detto...

certo la liberalizzazione è una buona cosa speriamo riescano a farla per tutti i farmaci!!!
Purtroppo i farmaci equivalenti in Italia non vengono acquistati per ignoranza si di chi compra, ma anche di chi prescrive!!!

marta ha detto...

grazie, ottimo post!

roulette online gratis ha detto...

ma come si fa a sapere l'equivalente di un farmaco?